Photoscanning e scansioni 3D: modellare da zero non conviene più?

Da informatico dotato d’innata vena artistica, mi sono subito innamorato della computer grafica sin dal primo giorno in cui ne sono venuto a contatto (penso alla visione di un film con effetti visivi ILM). Infatti, cosa ci può essere di più divertente e visivamente appagante? La computer grafica permette d’estrudere la propria creatività in tre dimensioni. E le possibilità sono aumentate in modo esponenziale negli ultimi anni.

Scansione oggetti 3D - Lincoln3D Scans
“Venere e Cupido” importata come .STL in Blender. Opera dalla galleria online Lincoln 3D Scans.

Nel primo decennio del duemila, per non parlare degli anni ’90, la CG era materia d’elite. Primo perché richiedente esosa capacità di calcolo da parte del computer, e secondo, i programmi per manipolare forme in 3D erano scarsi e costosi, oltreché relativamente recenti dato il periodo storico. 

Ora tutti possiamo usufruire di un sempre più potente e moderno Blender 3D, il software open source di modellazione e animazione usato anche in studi professionali, da artisti di calibro internazionale e persino a Hollywood. Con Blender sono stati realizzati capolavori come SintelBig Buck Bunny Cosmos Laundromat. (Con Blender ho realizzato la computer grafica di Claustrophobia! ^-^)

Resta però il fatto che modellare oggetti, specie se con alto livello di dettaglio e in massiccia quantità, è un grosso dispendio di energie. In tutti i sensi: watt del pc e Kcal nostre. Se guardiamo i risultati dati da una certa totalità di ore di lavoro, il rapporto risultante è altamente inefficiente. Soprattutto se si lavora in pochi, per una produzione personale o indie.

Sembra strano (soprattutto per la seconda), ma la scienza, la storia e la fotografia ci vengono in aiuto.

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Immagine di alcune opere dalla galleria Lincoln 3D Scans

Informatici, fotografi e grafici, da anni, sono al lavoro sul raffinamento delle tecnologie di photoscanning e scansione 3D. Dalle foto possiamo ottenere modelli con rapporto di somiglianza incredibilmente vicino all’1:1, senza premere un click ma facendo foto a ogni angolo dell’oggetto. Esistono anche speciali scanner che “ruotando” intorno all’oggetto d’interesse ne realizzano rapidamente una versione tridimensionale.

Queste tecniche sono usate spesso per la cura dei reperti storici, o per catalogare digitalmente le opere. Ma anche in ambito medico e ingegneristico. L’avvento della stampa 3D economica ha dato un ulteriore impulso a tutte queste ricerche. Il risultato? Ora si trovano online tantissimi database di oggetti riprodotti con alta fedeltà, e i prezzi di listino sono davvero bassi, anzi, a volte sono gratuiti!

Ovviamente bisogna stare attenti: gli oggetti scansionati in 3D da esperti d’arte, per le gallerie dei musei, non sono certo mesh da usare alla leggera in un qualche corto indie d’azione. A meno che lo scopo non sia educativo, è buona norma informare il creatore o la galleria e richiedere il permesso. Oppure leggere le sue indicazioni, se presenti :)

Un esempio a pagamento è il bundle “Rock Essentials” di Blender Guru. Rifatevi gli occhi!

Il sintomo più concreto di questa rivoluzione è la presenza del programmino gratuito 3D Builder su tutti i pc con Windows 10. Con questo semplice tool di Microsoft potete aprire file .STL come quelli risultanti dalle scansioni 3D e prepararli per una stampa a casa, o semplicemente farne veloce preview prima di importarli in Blender o altro software. Sempre con 3D Builder potete fare da voi il photoscanning! Si tratta ovviamente di una versione semplificata, ma comunque adatta per creare forme semplici da fotografie o disegni (semplice estrusione). Ma non è certo una possibilità da buttar via.

Quante cose che si imparano, vero? Se vi sono stato utile, seguite il blog e date un’occhiata al mio libro.

Grazie, alla prossima.

Pubblicato da Capo (Francesco G.)

Un nerd sempre alla ricerca di miti e mondi lontani. Appassionato di arti visive, storia antica, epica e del fantastico in generale. Nel tempo libero, autore di romanzi e racconti.

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