Il miglior film Star Wars lo si trova solo se si rivalutano i prequel

Ci sono momenti in cui si rivalutano le opere altrui. Magari una volta usciti dalla première di un film, o dopo averlo rivisto in home video. I fan di Star Wars -e i suoi haters- possono vantare fra i propri ranghi una grossa cricca che questo dubbio mai se lo è posto. Il dogma è uno solo: i prequel sono brutti. Me lo sento ripetere tutte le volte che si parla di Star Wars o di George Lucas.

Per omaggiare un grande italiano, a coloro i quali si trovano d’accordo con il sopracitato dogma, risponderò così: dire che i prequel sono brutti, che sono i film di Star Wars peggiori, è

“…una cagata pazzesca.”

Aprite una qualsivoglia manciata di critiche di spessore e troverete che il mio pensiero è confermato. Aprite il valido dizionario Mereghetti, forse il più stimato critico cinematografico italiano, e fatevi un’idea sulla reale qualità dei film.

Al di là degli acciacchi di vecchiaia, una veneranda età comunque portata benissimo, sia i film originali che i prequel hanno fatto la storia del cinema fantastico moderno (fondandolo) e contemporaneo (plasmandolo insieme a Il Signore degli Anelli). Ma è qui il punto: i meriti dei prequel sono tanti quanti quelli degli originali.

Forse non tutti sanno che il cinema contemporaneo è detto digitale. Ebbene, sapete che mentre Hollywood girava ancora su pellicola e i suoi registi dovevano starsene chini su mini TV a osservare le riprese, George Lucas, nel 2002, dava il via alla rivoluzione digitale del cinema? Seduto su un divano davanti a schermi al plasma, oltretutto.

Minuzia del cazzo, ne sono consapevole. Il clou sta nei contenuti. E sotto questo aspetto, nonostante il primo e il secondo episodio dei prequel abbiano delle pecche qualitative che li rendono oggettivamente inferiori a Guerre Stellari (1977) e L’Impero colpisce ancora (1980) ciò non può esser detto per La vendetta dei Sith (2005). L’Episodio III è la più maestosa conclusione di una saga mai vista sullo schermo, grande e piccolo. L’intreccio della trama prosegue e si conclude in modo totalmente inedito, la chiusura di una storia durata 5 film è perfetta. Non solo, è dannatamente sontuosa.

Lo schermo è saturo di colori, suoni e forme. La computer grafica è eccezionale perché usata nel modo corretto, messa in campo con esperienza e con cura, non tanto perché quello non possiamo farlo. Migliaia sono talvolta i personaggi sullo schermo, innumerevoli i dettagli visivi. Le battaglie spaziali e di terra non verranno mai più riprodotte con tale cura. Mai, neppure in Rogue One: A Star Wars story (e tantomeno in Il risveglio della Forza e negli altri due sequel). I duelli finali sono un cult che fa scuola nello scioglimento del climax e sono condotti magistralmente. Un film che non è destinato a invecchiare perché colonna portante del cinema digitale contemporaneo.

Si intravede lo spirito del regista, la sua anima muove i personaggi. Ci sono sequenze lunghe e mute, criticate dalle stesse persone che non sopportano la monotonia dei film di battaglia (i Marvel su tutto). Ma sono proprio queste sequenze di introspezione dei personaggi, vedi quella a distanza fra Anakin e Padme, a rendere La vendetta dei Sith un grande film, capace di riunire nelle sue ben due ore e mezza tutto ciò che un fan della galassia lontana lontana può amare.

Star Wars Episodio III - Obi Wan, Ewan Mc Gregor Star Wars Episodio III - Darth Vader, Hayden Christensen Star Wars Episodio III - Yoda Star Wars Episodio III - Il duello finale Star Wars Episodio III - La computer grafica© LucasFilm Ltd

Ciò che rende differente un film fabbricato da un film girato è proprio il respiro del regista su di esso. Le sue scelte che possono essere criticate (ciecamente da molti “fan”). Il risveglio della Forza e ahimè un po’ anche Rogue One, nonostante siano stati tutt’altro che delusioni, sono film contemporanei uguali a molti altri in uscita nelle sale. Sono belli, sono portati avanti nel modo giusto ma non hanno il tocco di un autore che ha il coraggio di prendere delle scelte personali.

Forse l’Episodio III non è il più bel Star Wars di tutti i tempi, forse questa etichetta spetta a L’impero colpisce ancora dove (relativamente agli anni ’80) tutto quanto ho detto vale e forse ancor di più, grazie all’apporto del regista Irvin Kershner così attento all’intimo delle situazioni e dei personaggi. O forse a Gli Ultimi Jedi, grazie al coraggio di Rian Johnson, poi malamente azzoppato dalle folle. Ma l’Episodio III è un film unico e che non avremo mai più, se il cinema continua sulla strada in cui si è messo.

Pubblicato da Capo (Francesco G.)

Un nerd sempre alla ricerca di miti e mondi lontani. Appassionato di arti visive, storia antica, epica e del fantastico in generale. Nel tempo libero, autore di romanzi e racconti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.