Aerocool DS Cube Recensione | Case spazioso per microATX

Ho da poco recensito l’alimetatore Strike-X, ed oggi vado a parlare di un altro componente per assemblaggio, il case Aerocool DS Cube, la versione Gold.

Dead Silence Cube Gold - Frontale

Nella confezione troviamo: tante viti, fasciette e altri orpelli, oltre ad un utile adattatore USB interno da USB 3 a 2.0, per evitare che le porte rimangano utilizzate se si usa una vecchia scheda madre. Un ricco bundle quindi, per la fascia di prezzo, 80 euro circa.

Questo Dead Silence Cube Gold lo userò come case per workstation di scrivania. Nero ed oro quindi, anche se qualità della vernice non è eccezionale e si nota, controluce, una minima differenza tra la colorazione della parte superiore da quella inferiore. Ma queste sono le classiche pecche da Aerocool. Questa marca orientale è nota per offrire tanto ma di qualità non troppo alta.

DS Cube bundle

Il case, nonostante il nome Cube non ha nulla a che fare con un cubo: è un parallelepipedo dalle dimensioni tutt’altro che contenute. A tutti gli effetti non si tratta di un case media center, piuttosto da scrivania o pavimento. È più ingombrante di un case microATX standard, i cosiddetti mid-tower. Per questo, lo spazio all’interno è veramente tanto. L’alimentatore va inserito di traverso, in modo da convogliare i cavi nello spazio vuoto a sinistra dello stesso.

Il case è dotato di una grossa ventola dietro il frontale e una da 12cm sul retro, che può anche essere montata sulla parte alta, in modo da aspirare l’aria e rinfrescare dall’alto tutti i componenti. Entrambe le ventole ai minimi regimi sono inudibili.C’è posto per più di due hard disk, un floppy/lettoreSD, un lettore ottico, un alimentatore ATX standard di lunghezza massima 16 cm, una scheda madre microATX e una scheda video di lunghezza massima 30 cm, ovvero anche quelle di fascia enthusiast. Sul retro, ci sono due fori per i sistemi di raffreddamento a liquido.

Tanto spazio per una configurazione di fascia molto alta,quindi. Il problema è che le paratie sono di alluminio, senza feritoie che si trovano invece sui bordi. Questo, impedisce un flusso d’aria ottimale. Consiglio di tenere montata la parte alta a griglia, e non quella di plastica. Nota sull’aspetto: nonostante l’estetica sia buona, e le configurazioni di colore siano tante, bisogna tenere presente che un lettore dvd nero/bianco spezza molto sull’oro, e quindi molta dell’estetica se ne va…

Sconsiglio quindi di montarci componenti potenti senza dissipatori di qualità. Durante il montaggio, bisogna pensare bene a come posizionare le ventole per garantire che l’aria che arriva dal ventolone frontale sia buttata fuori dal retro del Dead Silence Cube.

Un case per esperti quindi, silenzioso solo se si è in grado di gestire le temperature. Buona estetica e che permette di ospitare, a patto di saper gestire bene dissipatori e flussi d’aria, configurazioni anche molto potenti. Il fatto che non ha problemi di spazio però non è un miracolo, date le dimensioni tutt’altro che contenute.

Qui l’articolo e recensione sull’alimentatore che ho usato nell’assemblaggio.

In conclusione, se montate componenti non troppo potenti, potete non preoccuparvi di spostare ventole o cambiare la paratia in alto. Altrimenti, con una configurazione da gaming o workstation, è assolutamente consigliabile utilizzare dissipatori di qualità e posizionarli affinché l’aria esca dal retro. Se ciò non fosse, il case Dead Silence diventerebbe molto, molto rumoroso e sarete costretti a tenere aperte le paratie.

  • Nonstante sia per sole schede madri microATX, per il resto dei componenti c’è tantissimo spazio all’interno
  • Estetica buona
  • Silenzioso solo se si sanno gestire ventole e flussi d’aria
  • Pochissimo riciclo interno
  • Molto ingombrante        

Pubblicato da Capo (Francesco G.)

Un nerd sempre alla ricerca di miti e mondi lontani. Appassionato di arti visive, storia antica, epica e del fantastico in generale. Nel tempo libero, autore di romanzi e racconti.

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