Andiamo oggi a fare una recensione di un mio nuovo acquisto: il processore per server / desktop high-end / workstation, l’Intel Xeon E3 1230 a 3.2GHz. Si tratta di un processore della prima serie dei nuovi processori Intel con tecnologia a 32nm, dei tempi del 2011, ma ancora molto valido e dal prezzo competitivo perché fuori produzione.
Penso che quest’articolo possa essere letto non come una recensione particolare, ma come una panoramica generale che mostri anche la differenza tra Xeon e Core. Ma andiamo subito nel vivo della questione. L’ho trovato a poco e dovendo assemblarmi una nuova workstation, non ho esitato. Diciamo perché questa CPU è ancora competitiva, nonostante l’architettura Sandy Bridge sia vecchia di 3 anni:
- era un’architettura rivoluzionaria ma solida. Ivy Bridge e le successive sono solo una sua evoluzione ma lo stacco non è così netto come lo era ai tempi di Penryn (I Core 2 Quad, per intenderci) e Nehalem (i primi Core i3/5/7 con hyperthreading, che davvero non conviene più comprare nuovi)
- è un quad core che appare e funziona a tutti gli effetti come un octa core, grazie all’Hyperthreading. (4 core – 8 threads)
Rispetto ai suoi fratelli minori Core i5, non ha la scheda grafica integrata. Niente di che, per uno che usa sempre e comunque le dedicate (GTX 760 o GTX 750, quale scegli? Oppure R7 250X Vapor-X?) anzi un gran vantaggio: senza GPU HD2000 il consumo scende rispecchiandosi in un TDP di soli 80W, rispetto i 95W dei Core i5 e i7.
Le prestazioni in multitasking sono favolose, riescono a stare dietro al più veloce degli SSD per una piattaforma che non delude mai, lavorando, giocando o navigando. In Blender le prestazioni sono molto buone ed in tempi di rendering è anche il 50% più veloce di un Core i5 2400. Ovviamente, da solo non riesce nemmeno a scalfire una GPU nVidia di fascia medio-alta con CUDA abilitato, ma non esiste solo Blender. Nella suite Adobe si comporta alla perfezione e nel mio caso le tempistiche erano dovute alla poca RAM e basta. Gustiamoci l’unboxing sensation a riguardo:
Per quanto riguarda i videogiochi, le sue performance sono praticamente identiche ad un Core i5 2500. Con una buona scheda video, non teme nessun videogame anche alle risoluzioni più alte ed i dettagli massimi. Ma ecco qui le caratteristiche:
- Velocità: 3.2GHz – 3.6GHz Max Turbo Boost 2.0
- Core: 4 – Threads: 8
- Litografia / Architettura: 32 nanometri, Sandy Bridge
- Socket: LGA1155
- TDP massimo: 80W
- Memoria: due canali, DDR3 1066/1333
Diciamo i difetti, dovuti tutti e solamente alla sua relativa anzianità. Sono due: supporto di max 32GB di RAM (lo so, sono tanti, ma c’è chi campa con 64 e si lamenta…) e supporto di PCI Express 2.0, non 3.0. Questi sono gli unici segni del tempo che affliggono Sandy Bridge. Comunque, direi che chi vi scrive vive benissimo con meno di 32GB di RAM e potete fare ricerche in rete per confermare che tra PCI Express 2.0 e 3.0, per ora, la differenza è minima.
In definitiva, ecco il mio umile consiglio. Presupponendo che il budget per la CPU sia di max 200€, Se volete assemblarvi un PC da gioco e il vostro portafoglio non è senza fondo, rimango dell’idea che i processori AMD siano la soluzione migliore: sono economici e fanno della potenza bruta la loro unica fonte di prestazioni. Se dovete assemblare una workstation i processori Xeon potrebbero essere una valida alternativa ai Core i5 ma solo se (ripeto, solo se) hanno l’hyperthreading. Io l’ho trovato a 150€ circa ed a quella cifra, non c’è nulla di meglio. Appena sopra però ci sono i Core i5 di quarta generazione ed uno Xeon che possa batterli si trova di solito nella fascia 200-250.
Quindi, se uno Xeon con otto core lo si trova a meno di 200€, di solito non ha avversari. Altrimenti puntare su Core i5 serie 4xxx è la soluzione più ragionevole.
Grazie e alla prossima!
