Groove o Windows Media Player? I player musicali che convivono su Windows 10

Su Windows 10 è presente la app Groove, il riproduttore musicale sul solco e sembianze del ben più fortunato iTunes della mela rosicchiata. Groove è di default il riproduttore audio e musicale su Windows 10, quindi per forza bruta vuole rubare il posto al decennale, ma che dico, ventennale Windows Media Player. Ma potrà il dominio del vecchio WMP finire così facilmente?

Groove vs Windows Media Player

Mi ricordo ancora il mio primo impatto con le nuove app multimediali di Windows 10: appena visti i default, ho subito dovuto cambiare tutte le impostazioni predefinite, perché tutti i formati video erano passati alla app “Film e TV”. Come può un nerd usare un programma che si chiama in questo modo per aprire i formati .mkv, .mov? Quindi la battaglia Film e TV vs Windows Media Player era già decisa e vinta in partenza. (da VLC Media Player ;)

Con Groove la questione è stata un po’ più complicata. Avendo anche un buon vecchio iMac, ho avuto per anni la possibilità di apprezzare iTunes nella sua forma originale. Windows Media Player accompagna la mia avventura sui pc da oltre dieci anni, l’ho visto crescere, anzi siamo cresciuti insieme, ma se devo dirla tutta ha sempre avuto i suoi lati oscuri (problemi di sincronizzazione delle playlist, e problemi di riproduzione di alcuni formati video). Però di un amico si perdonano i difetti.

Groove presenta un’interfaccia minimalista, come tutto Windows 10. Interfaccia bella, ma putroppo personalizzabile zero. I gusti dei designer del sistema operativo più utilizzato al mondo devono essere imposti anche a tutti gli utenti? Impostando lo sfondo come “scuro” diventa guardabile, altrimenti è davvero troppo minimalista e senza contorni ben definiti tra le sezioni. Inoltre copia di peso la grafica di iTunes per il pulsante “riproduzione casuale”.

Però Groove è veloce e snello come Windows 10, e soprattutto nuovo. Ma scegliere quale usare, tra i due, non è facile. Sicuramente Windows Media Player rimane più adatto per compiti extra, come la masterizzazione su cd o dvd. Per fortuna tra i due c’è rispetto reciproco: le playlist sono comuni ad entrambe. Anzi, penso sia questa la causa di questo articolo. Perché se aprendo Groove non mi fossi trovato davanti le mie playlist di sempre… la questione non si sarebbe posta.

Almeno nelle sue prime versioni, Groove consuma più memoria, anche se nel mio sistema questo non è un problema, però in più ha problemi a riconoscere le track che non sono nell’hard disk (SSD nel mio caso) principale, e chiede di caricarle su OneDrive. Per queste ristrettezze l’ago della bilancia va a favore di Windows Media Player…

windows media player consuma meno memoria di groove

I posteri forse leggeranno questo articolo quando Groove avrà inglobato WMP in tutte le sue funzioni e risolto i propri problemi di adolescenza… per ora, la soluzione resta di usarli entrambi. Ma se di Groove si può fare a meno, per ora, di Windows Media Player no.

Pubblicato da Capo (Francesco G.)

Un nerd sempre alla ricerca di miti e mondi lontani. Appassionato di arti visive, storia antica, epica e del fantastico in generale. Nel tempo libero, autore di romanzi e racconti.

2 Risposte a “Groove o Windows Media Player? I player musicali che convivono su Windows 10”

  1. Ciao! Io ho avuto un problema nel passare da un programma all’altro. Cioè: io sono una tradizionalista come te e quando ho saputo che il mio nuovo pc di ultimissima generazione non avrebbe avuto il vano per cd, sono corsa a comprare un lettore esterno. Appena provato, decido di attivare WMP, per copiare canzoni più velocemente. Dopo che WMP ha scaricato il catalogo multimediale è entrato in collisione con Groove e ora nessuno dei due legge le canzoni! Ho anche disattivato WMP, ma Groove mi dice “L’elemento è stato codificato in un formato non supportato: 0xc00d5212”.

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