Desideri fantasy dopo aver visto The Witcher

Con la visione della serie The Witcher prodotto da e disponibile su Netflix, è normale torni il desiderio di avventurarsi in un mondo fantasy. High, dark o epic? E perché non tutti e tre?

The Witcher - Serie TV

Ispirato all’omonimo videogioco di culto, a sua volta basato su una meno fortunata serie di libri del genere, The Witcher come serie TV ha molti pregi ma secondo me non riesce ad essere indimenticabile. Dopo aver visto tutti gli otto episodi della prima stagione sono sicuramente in attesa di una seconda ma se devo essere sincero, i momenti che ancora ricordo in modo vivido si contano con le dita di una mano, e sono tutti momenti di calma e di cuore, dove  The Witcher dà il meglio di sé, pur non osando oltre il perimetro da serie Young Adult che esso stesso sembra auto-imporsi. Per carità, è perfetto così. L’ho apprezzato proprio per questo.

Yennefer-e-Geralt-The-Witcher

Trattasi comunque di ore di intrattenimento coinvolgenti, se piace il genere, forse un po’ dispersive all’inizio e con personaggi invadenti che rubano tempo al ben riuscito protagonista, ma quando l’intreccio arriva a snodarsi, molto piacevoli. E alla fine, proprio forse per del potenziale inespresso, resterà la voglia di viverle, quelle avventure.

Quale modo migliore quindi se non giocare il primo, storico, The Witcher? Per chi non lo avesse mai fatto, sia chiaro, non c’è scampo: è un capolavoro e un cult della CD Project Red da gustarsi minuto per minuto, di quest in quest. Una grandissima produzione polacca arrivata a conquistare il mondo intero. Un gioco del 2007 che ha spianato la strada a tabù come il sesso e le tematiche più mature nel mondo dei videogiochi (e fu poi seguito a ruota da Mass Effect di BioWare, l’anno dopo).

Alternative in campo epic e historical fantasy potrebbero benissimo essere, e lo dico perché li ho giocati e apprezzati di recente o li sto ancora giocando, Assassin’s Creed Odyssey Ryse: Son of Rome. A parte rispetto a tutti questi generi c’è poi il per me indimenticabile e unico Prince of Persia.

Sempre restando in ambito videoludico, una bella accoppiata può essere quella con il ben più truculento e in termini di stile vetusto Age of Conangioco di ruolo online massivo della Funcom, un straordinario altare al mondo epic fantasy per adulti di Conan, creato da R. E. Howard quasi un secolo fa.

Passando invece ai libri ma restando in famiglia, mai rifiutarsi la lettura di un racconto di Howard per seguire le gesta di Conan. Di recente Mondadori ha pubblicato la raccolta definitiva in un grande volume intitolato Conan Il Barbaro. Se si preferisce l’high fantasy comunque, c’è pur sempre Tolkien ad attendere sulla mensola… oppure per qualcosa di puramente avventuroso, perché non Homeron Etark del sottoscritto?

Io sto procedendo così, ma sono intenzionato anche a riprendere in mano l’altro più grande capolavoro fantasy di questo ventennio videoludico: The Elder Scrolls, nelle sue ultime due declinazioni Skyrim (immortale) e TESO.

Che sia con un segno di Aard o al tuonare di Fus Ro DAH! che ci emozioniamo, non c’è niente da dire: abbiamo a disposizione un ventaglio di avventure di tutto rispetto.

Pubblicato da Capo (Francesco G.)

Un nerd sempre alla ricerca di miti e mondi lontani. Appassionato di arti visive, storia antica, epica e del fantastico in generale. Nel tempo libero, autore di romanzi e racconti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.