Rogue One è un film da non sottovalutare (Discorso pieno di spoiler che non sono spoiler)

Rogue One - Recensione e discorso sul film

È uscito a mezza notte di ieri, o se vogliamo stamattina all’00:01, il nuovo film tratto dall’universo di Star Wars. È Rogue One: A Star Wars Story. Rogue One per gli amici. Diretto da Gareth Edwards, un regista di blockbusters non sempre accolti alla grandissima dalla critica e dal pubblico. Un film dotato però di un cast stellare e dell’appoggio dei team di creativi che ci hanno portato gli Star Wars originali e recenti. Un film che sulla carta dovrebbe soffrire il confronto con Il Risveglio della Forza. Una pellicola che invece è tutt’altro che destinata a fare da spalla alla nuova trilogia, perché Gareth Edwards poteva rischiare. E lo ha fatto. Lo avevo detto, un anno fa, recensendo l’episodio VII: Abrams non poteva rischiare con il rilancio del franchise, spettava ai seguiti e agli spin off. Il sogno si è avverato!

Se siete i fanatici del “no non parlarmene, non dirmi neppure se è bello o brutto” (ossia, da come la vedo io, degli spoiler che non sono spoiler) allora chiudete subito la pagina! :)

Ho visto Rogue One e non c’è storia, mi è piaciuto moltissimo. È un film che stupisce perché rompe le regole di Star Wars, è diverso da tutti gli altri episodi della saga ma al contempo riesce ad avere più “respiro Star Wars” che i sequel di Guerre Stellari L’Impero colpisce ancora (i due che ancora rimangono i migliori, a mio parere).

Ho visto Rogue One e nei primi venti minuti ho temuto che l’overdose di personaggi potesse esser sfuggita di mano a John Knoll (storia) ed Edwards (regia). Ma poi tutto è filato liscio come l’olio: non c’è spazio per personaggi che durino più di un film, poiché Rogue One, essendo indipendente, non avrà seguiti. Tutto deve iniziare e concludere in poco più di due ore. E ciò è avvenuto in modo più che discreto. Peccato per Jyn, non così caratterizzata, però è anche vero che si tratta di un film di guerra, un film che racconta la storia di una squadra di Ribelli dell’Alleanza e non di una singola donna…

Trama del film: Rogue One racconta la disperata missione di un gruzzolo di Ribelli dell’Alleanza con il compito di rubare, o comunque sabotare, i piani di costruzione della super arma spaziale dell’Impero, la temibile Morte Nera.

È dunque ambientato appena prima del capostipite della saga, Guerre Stellari (1977, rinominato poi “Episodio IV: Una nuova speranza”)

Ho visto Rogue One e sono rimasto a bocca aperta davanti agli effetti visivi e speciali, seriamente più evoluti e azzardati che nel Il Risveglio della Forza. Ci sono sequenze molto belle ma l’uso mixato di modellini e computer grafica non ha raggiunto mai livelli del genere. E il far ritornare in vita certi personaggi, con le sembianze di allora (il ’77), è stato un tocco di classe riuscito alla perfezione.

Rogue One è un episodio di Star Wars che scorre veloce, qualcosa di diverso ma al contempo indispensabile. Va visto e rivisto, ha tutte le carte in regola per entrare nei must see della cultura geek. Una trama dal ritmo serrato, alcuni ottimi personaggi fuori dagli schemi di Star Wars come Chirrut o Cassian. Detto questo, non si può dire che Rogue One sia un film di guerra in toto: è vero che il finale non è il “vissero felici e contenti” ma la morale di fondo, i valori trasmessi rimangono quelli forti di un film per ragazzi, quindi i personaggi, costretti alle due ore e dieci, trovano comunque, anche se a volte frettolosamente, il modo di redimersi.

Ma questo non è un difetto imperdonabile. Rogue One è il tassello che mancava nel mosaico Star Wars.

La domanda ora diviene: riusciranno i successivi spin-off a non annoiare, con un capostipite di tale stazza?


9/10


Pubblicato da Capo (Francesco G.)

Un nerd sempre alla ricerca di miti e mondi lontani. Appassionato di arti visive, storia antica, epica e del fantastico in generale. Nel tempo libero, autore di romanzi e racconti.

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